Durante la prima settimana di maggio, precisamente dal 6 all’11, la nostra classe, la 3AP del Liceo delle Scienze Umane,
ha partecipato all’esperienza Scuole Outdoor in Rete, progetto educativo ideato da Pierpaolo Traversari. Facendo base a Pomonte, ci siamo avventurati nei tortuosi percorsi del Parco dell’Arcipelago Toscano con lo scopo di restaurare i sentieri e rendere il passaggio più accessibile possibile. Un ulteriore obiettivo del nostro soggiorno è stato quello di intervistare alcuni degli abitanti di Pomonte circa il ruolo che la presenza di Scuole Outdoor in Rete può svolgere nel contesto di un piccolo paese come Pomonte. Oltre al lavoro manuale e intellettuale, l’attività comprendeva anche la completa gestione dei propri appartamenti e della palestra, luogo comune da noi utilizzato per la preparazione dei pasti e la loro consumazione.
Sinceramente, quando ci è stato presentato per la prima volta il programma di quella che sarebbe poi stata la nostra gita, non ne siamo rimasti molto entusiasti, dal momento che l’idea di dover lavorare per una settimana tra i boschi di una cittadina così sperduta non era molto allettante; mentre, una volta trovatisi lì, tutto ci ha affascinato e stupito. Ci siamo trovati a dover affrontare una sfida con noi stessi, dal momento che collaborare e cooperare tutti insieme era una cosa all’ordine del giorno e non è una cosa che siamo abituati a fare.
Inoltre la mancanza del telefono, soprattutto all’inizio, ci è risultata pesante e ancora più difficile da accettare per una generazione così dipendente dalla tecnologia come la nostra. Con il passare del tempo questi ostacoli si sono però attenuati poiché sono entrati in gioco momenti di spensieratezza, gioia, serenità, mettendo così da parte le preoccupazioni. Sicuramente è stata un’esperienza che rimarrà per sempre nei
nostri ricordi e nei nostri cuori, ci ha unito come classe e ha permesso che ci conoscessimo meglio. Abbiamo imparato il valore della solidarietà, il piacere dello stare insieme e di condividere anche momenti di sconforto che siamo riusciti ad affrontare grazie al supporto di tutti. In conclusione, ci teniamo a ringraziare i professori che ci hanno accompagnato in questa avventura e consigliamo vivamente anche ad altre classi di viverla.